Via Sioggio, 73 - 36030 Lugo di Vicenza (VI) Italia info@cfsme.it +39 351 610 7019

CAMMINARE PER LA VITA – TREVISO

GRAZIE A CAMMINARE PER LA VITA CHE CI HA PERMESSO DI DARE VOCE AI NOSTRI MALATI.

“Camminare per la Vita” ha ospitato l’ Associazione CFS – Onlus in occasione dell’evento di presentazione dell’omonima camminata dell’ 8 settembre 2018 a Treviso.

La nostra portavoce, Maria Pia Cavalet, ha esposto le difficoltà vissute dalle persone con sindrome della fatica cronica a un pubblico composto da giornalisti e atleti professionisti. 
I presenti hanno ascoltato con stupore e interesse i racconti delle esperienze di vita dei malati e delle loro famiglie.

Mauro Scattolin ci ha rappresentati camminando per tutti noi.

Ringraziamo ancora una volta “Camminare per la Vita” per la disponibilità dimostrata e auspichiamo ulteriori future collaborazioni.

Pubblichiamo una riflessione di Maria Pia Cavalet:

“È stato un evento che ha sensibilizzato chi dello sport ne fa una professione: chi per gioco… chi per stare in compagnia… chi per un obiettivo.

La Fatica intesa come utilizzo di tutte le proprie energie per concentrarsi ad arrivare a competere per avere l’obiettivo di un fine… la “medaglia”.

Con la FATICA CRONICA noi… abbiamo la competizione che ci mette alla prova quotidianamente… per i piccoli gesti che a tutti sembrano ovvi…mangiare..farsi una doccia… leggere.. guardare la televisione… NOI SIAMO L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA… dove le forze non arrivano a completare le fatiche per superare una competizione sportiva.
La volontà, la mente ne avrebbero bisogno per vivere la vita… ma le poche e esauribili energie limitano tutto il vivere.
Il mondo corre al di fuori della nostra vita di malati… la salute del nostro fisico ci ha abbandonati.

Manifestazioni come “Camminare per la vita” sono importanti per sensibilizzare chi non conosce anche la nostra medaglia!

In attesa di riprendersi la propria vita, la propria salute, la propria medaglia vincente per sconfiggere questa invalidante e assurda malattia senza cura, non ancora riconosciuta in Italia e con nessun investimento per la ricerca.”